Viaggio nell’Amazzonia brasiliana

La visita dell’Amazzonia e la conoscenza delle popolazioni indigene che ancora la abitano (si parla di circa 100 mila indios ancora presenti) rappresentano alcune delle più straordinarie esperienze di turismo che possa capitare di vivere in giro per il mondo.

Certo bisogna capire che non ci si trova in visita a New York, e che programmazione ed accortezza sono assolutamente necessarie prima di partire. Una preparazione che riguarda la pratica di alcuni vaccini consigliati, la stipula di un’assicurazione di viaggio contro ogni possibile imprevisto e la definizione di un percorso da seguire.

Ci sono poi delle autorizzazioni che vanno richieste. In particolare se si decide di visitare la zona amazzonica brasiliana, è necessario consultare preventivamente il FUNAI, la Fondazione Nazionale degli Indios per essere autorizzati alla visita dei singoli villaggi dislocati prevalentemente lungo il corso dei fiumi.

Questo impone che le stesse visite possano essere effettuate solo attraverso l’utilizzo di barche; si tratta di imbarcazioni tipiche di questa zona, molto strette e lunghe che scivolano lente ma decise a pelo d’acqua mosse da vecchi motori a gasolio controllati da guide locali.

Uno dei corsi più interessanti da percorrere è quello dell’Envira che tocca ad esempio la regione dell’Acre con la sua capitale Rio Branco.

La navigazione è molto lunga ed avviene sotto un sole cocente. Per questo è necessario bagnarsi di frequente il capo e le braccia con l’acqua del fiume, nel quale in alcuni tratti è anche possibile la balneazione in tutta sicurezza.

I pasti avvengono a volte nei villaggi degli Indios a volte nelle tende sistemate lungo il fiume per superare la notte. Aspettatevi una dieta ricca di pesce e di qualche frutto raccolto spontaneamente dalla foresta; gli Indios non sono infatti dediti all’agricoltura, ma si limitano a sfruttare quello che la ricca flora della Foresta è in grado di dare loro.

Comments

comments